Sistemi ad aspirazione (ASD)
Il principio di funzionamento di questi sistemi si basa su un aspiratore ad alta efficienza che, creando una depressione, aspira aria attraverso dei fori posti lungo una rete di tubazioni installate nell'ambiente da proteggere.
Il campione dell'aria aspirata attraversa dapprima eventuali filtri e/o altri accessori che rimuovono la polvere, lo sporco e l'umidità e quindi raggiunge la camera ottica di un rilevatore ad altissima sensibilità dove è posta una sorgente di luce (al laser nei modelli di ultima generazione).
In presenza di fumo, la luce si diffonde all'interno della camera di rilevazione e viene immediatamente identificata da un sistema di ricezione estremamente sensibile.
Il segnale viene quindi elaborato digitalmente dando origine alle eventuali segnalazioni di allarme.
La rivelazione di fumo ad aspirazione viene utilizzata nei casi in cui la rivelazione di tipo puntiforme non è possibile o conveniente come ad esempio in zone di difficile accesso per la manutenzione (controsoffitti), in ambienti "difficili" (con elevato ricircolo d'aria, di grandi altezze) oppure quando è necessaria una rivelazione "discreta" e cioè dove deve essere preservato l'aspetto architettonico (Chiese, edifici storici, ....) oppure e soprattutto quando si desidera, o è necessaria, una rivelazione molto precoce (alta sensibilità). Il limite dei sistemi di aspirazione è di fornire un'indicazione d'allarme relativa dal tubo dal quale viene aspirato il fumo. Non è quindi possibile, ad esempio, sapere da quale eventuale diramazione, e tantomeno da quale foro, venga aspirato il fumo in modo da permettere una identificazione più rapida dell'area in cui è presente un principio di incendio.
Per ovviare a questo inconveniente, possono essere impiegati rivelatori analogici ad alta sensibilità collegati anche sul loop di una centrale di rivelazione e fisicamente integrati sulle tubazioni del sistema di aspirazione.